Tutti vorremmo vivere immersi nella bellezza e nell’ordine, giusto? E chi non vorrebbe i pavimenti sempre lucidi, qualsiasi sia il materiale e il tempo atmosferico all’esterno? Purtroppo però, una manutenzione simile non è facile da gestire, per un ambiente domestico. Figuriamoci per un albergo! Considerati gli spazi, l’arredamento, e il continuo via vai di staff e clientela. Ma per un albergatore, il comfort del cliente è tutto, e quindi bisogna trovare una soluzione. Se questo problema è il motivo per cui state leggendo questo articolo, una lucidatrice è quello che fa al caso vostro, la soluzione ai vostri dilemmi. Ma quale scegliere? I modelli sono tanti e differenti, ognuno perfetto per ogni tipo di situazione. Speriamo di riuscire ad assistervi nella scelta con questo articolo. Iniziamo!
La lucidatrice: cura dei pavimenti
Quando parliamo di pulizia dei pavimenti, la prima cosa che ci viene in mente è l’aspirapolvere, o lo straccio. La polvere e lo sporco, rimovibili con questi semplici strumenti casalinghi. Eppure, non è così semplice come sembra. L’unica operazione che può davvero pulire e lucidare i pavimenti in maniera efficace e profonda è la lucidatura. Il primo pensiero che sorge nella mente delle persone al sentire questa parola è un’immagine mentale ben chiara: una cenerentola che lucida il pavimento con una spazzolina o uno straccetto, inginocchiata a terra, a spaccarsi la schiena. Grazie al cielo la tecnologia ha fatto passi da gigante anche sul piano della pulizia, e al giorno d’oggi lucidare non è così faticoso come si è indotti a pensare: è anzi molto veloce e anche divertente! Inoltre, per quanto il nome possa trarre in inganno, la lucidatrice spesso non si limita a fare ciò che il suo appellativo lascia intendere, non lucida e basta! Basta usare i giusti dischi, la cera e l’eventuale funzione di aspirazione, e le superfici possono addirittura tornare a essere nuove di fabbrica, eliminando i segni dell’usura del tempo e degli agenti esterni (graffi, segni, strisciate ecc). Quindi, grazie alla lucidatrice i pavimenti possono essere tenuti come nuovi a lungo, mantenendo una qualità di “vita” duratura, soprattutto per quanto riguarda i materiali più suscettibili a danni perché più delicati (parquet, cotto, marmo ecc).
La lucidatrice: i diversi tipi
Ebbene sì, come dicevamo prima, esistono diversi tipi di lucidatrici, a seconda delle necessità. Parliamo di semplici lucidatrici, e di quelle con la funziona di aspirazione integrata, un ibrido quindi tra lucidatrice e aspirapolvere. Esistono poi modelli più dedicati a un uso professionale, dotati di taniche integrate per lavare i pavimenti – stavolta l’unione è tra una lucidatrice e un’idropulitrice, il mondo non smette mai di stupire.
La lucidatrice: come funziona
Intanto, vediamo di capire come funziona questo prodotto. Di base, la lucidatrice utilizza delle testine rotanti – da una grande per i modelli professionali fino a quattro piccole per i modelli più commerciali e domestici – sulle quali si montano dei dischi (pad) di materiale variabile (abrasivo, delicato ecc) a seconda dell’azione richiesta e della superficie interessata. I suddetti dischi sono la parte fondamentale della lucidatrice, necessaria a ottenere i diversi risultati ricercati – mettere la cera, togliere la cera, pulire, levigare ecc -, ma non lasciatevi spaventare da questo! Alle fine della fiera usare una lucidatrice è difficile quanto gestire un’aspirapolvere! Le uniche differenze stanno nella preparazione della superficie scelta e nel movimento: infatti quest’ultimo è più simile a quello che si compie quando si passa lo straccio, ovvero un movimento basculante da destra a sinistra e viceversa, per ottenere una pulizia e lucidatura più efficace e completa.
La lucidatrice: la cappa
Quando si sta per acquistare una lucidatrice, per qualsiasi ambiente e uso, ci sono dei criteri da tenere in considerazione. Prima di tutto, bisogna guardare la conformazione del prodotto da scegliere. Infatti, essa può influire pesantemente sull’uso che se ne fa! Dimensioni, peso, funzionalità di una macchina ci permettono di analizzare se essa sia o meno adatta ai bisogni che hanno spinto il cliente a ricercare questo prodotto. Partendo dalla cappa – la calotta all’estremità dell’asta della lucidatrice -, la forma e i materiali cambiano sensibilmente l’agilità e l’adattabilità a seconda dell’ambiente interessato. Per fare un esempio, le cappe in acciaio cromato e dotate di paraurti gommato permettono di utilizzare il prodotto senza problemi e paure anche in presenza di mobili delicati. Se la cappa è priva di paraurti, basterà fare più attenzione durante l’operazione di lucidatura e pulizia. Inoltre, da tenere a mente che una cappa sottile sarà più facile da manovrare in spazi ristretti, mentre in ampi spazi una macchina più ingombrante non causa problemi.
La lucidatrice: le spazzole
Come non dimenticare poi le spazzole, presenti sotto la cappa: sono loro a determinare la velocità e la qualità di lucidatura del prodotto.
La lucidatrice: il sacco
Anche il sacco, ovviamente, ha la sua importanza! Soprattutto per quanto riguarda la capienza e il materiale; infatti, la capienza media di una buona lucidatrice varia tra i tre e i quattro litri, informazione da tenere a mente. Inoltre, esistono modelli che sono dotati di un indicatore di segnalazione per lo svuotamento del sacco! Per quanto riguarda invece il materiale, esistono dei modelli che possiedono il sacco riutilizzabile in cotone lavabile, un fantastico passo avanti verso la riduzione degli sprechi, altrimenti ci sono i classici sacchi usa e getta.
La lucidatrice: l’asta
Sempre considerando la struttura del prodotto, l’asta vuole la sua parte! Può essere estendibile o no, reclinabile o meno, ma sono fattori importanti da tenere a mente, a seconda delle aspettative che avete nei confronti della lucidatrice. Un’asta reclinabile permette un raggiungimento più facile dei punti più difficili da raggiungere (tavoli, mobili ecc).
La lucidatrice: l’impugnatura
Ultima ma non meno importante, la parte con cui entrate direttamente in contatto durante l’operazione di lucidatura: non va affatto ignorata, perché dalla sua ergonomicità dipende la comodità e la sua diretta estensione nell’utilizzo del prodotto.
La lucidatrice: la prestazione
Sempre nell’acquistare la lucidatrice, altra cosa importante da tenere a mente è controllare i dati tecnici dei vari modelli analizzati. Se e soprattutto se avete dei pavimenti in materiali delicati (parquet ecc), dovrete partire dai tipi di superficie lucidabili da quel prodotto specifico. Se poi cercate un prodotto ibrido, che lucidi e aspiri, questa è un’altra caratteristica da verificare nel prodotto.