In un contesto di mercato molto tecnico, nel quale le conoscenze professionali fanno la differenza come è quello che si riferisce alla pulizia tramite apparecchiature tecnologiche e, nello specifico alla lucidatura, quali possono essere i concetti e gli elementi essenziali per procurarsi un prodotto adeguato?
Se cerchiamo una lucidatrice ma, per le nostre esigenze l’interesse verse sul tipo di movimento, quali indicazioni occorre fare? Una delle prime valutazioni, è come sempre quella che fa riferimento alla differenza di prodotti non solo in base al pavimento in sè ma anche al tipo di strutture su cui andare ad agire.
Infatti, in questo angolo di valutazione, emergono non già solo delle diversità sul fronte della lucidatrice in base alle sue caratteristiche chiave ma, appunto, anche sul rapporto tra pavimento e superficie su cui agire. Dunque, come fare a capire quali prodotti possono fare al caso nostro?
Proviamo a fare chiarezza, se non altro, su alcuni parametri considerati essenziali.
Le lucidatrici in base al pavimento
Una delle prime indicazioni che danno gli esperti quando si parla di lucidatrici è per appunto quella relativa al pavimento. Per ragioni strutturali e pratiche la classificazione porta molti a suggerire un modello orbitale con movimento rotorbitale, che in poche parole è il tipo di apparecchio che, ad oggi, stando a molti esperti fornisce la capacità di arrivare ad offrire una lucidatura migliore e più completa anche nelle aree più difficili da raggiungere.
Il primo valore da tenere a mente poi, superato questo ostacolo, è quello che concerne lucidatrice che per appunto riesca a agire in modo indisturbato a prescindere dalle difficoltà strutturali dell’ambiente.
Dunque in pratica la lucidatrice deve andare incontro alle esigenze più diverse nella cura delle aree più difficili che di quelle specifiche come avviene quando si sceglie un modello con movimento orbitale.
Infatti la lucidatrice in linea di massima, oggi viene vista come un elemento in grado di agire su ogni modello di base e superficia, ma è cruciale che lo faccia con tempistiche e qualità riscontrabili.
Ecco perchè bisogna valutare alcune peculiarità che distinguono i modelli in base al loro tipo particolare di qualità a seconda di dove si mettano in atto.
In particolare è importante puntare su
concetti come la velocità della operazione e sul tipo di manico: questi due fattori, insieme alla dimensione della lucidatrice e alla sua velocità di rotazione infatti concedono alla macchina di agire in modo ineccepibile su qualunque struttura. E’ vitale in questo senso occuparsi della relazione tra la facilità d’uso e la efficienza sul piano tecnologico per poter arrivare alla adeguata lucidatura in breve tempo e in modo molto agevole.
In questa ottica va visto il suggerimento di un modello con la forma a triangolo della testata che in effetti concede di lucidare anche nelle zone più ostiche. La indicazione conseguente è quella sulla dimensione della testata che deve essere non eccessiva, così da giungere a lucidare tutte le superfici dure.
Altro aspetto chiave per questi apparecchi poi è quello della tecnica della impugnatura
E’ indicata sempre una impugnatura ergonomica perchè essa permette un uso più agevole e sicuro della lucidatrice senza dover andare in sofferenza in quanto ad affaticamento. A questa modalità si somma poi la funzione di aspirazione dei residui di lavoro della lucidatura i quali sono eliminati in modo molto efficaci dalla stessa.
Indicazioni tecniche
Tra le indicazioni tecnologiche per le lucidatrici anche in base al movimento, c’è quella della testina a tripla azione e delle spazzole vibranti che sono da considerate primarie. Ciò in base
al fatto che la testina a tripla azione rappresenta un elemento che permette di avere la cera in modo totale su tutti i tipi di superficie. Quanto invece alla spazzola anteriore vibrante, è cruciale disporne per poter ridurre al massimo la polvere in modo sicuro e automatico su tutte le piattaforma. La spazzola anteriore incamera lo sporco, e permette una totale aspirazione della lucidatrice.
Divergenze tra i vari modelli
Nell’analisi della migliore lucidatrice una ulteriore possibilità può essere quella della scelta di un mezzo che venga analizzato in base ai manici ergonomici e alle condizioni di sicurezza e di produttività ma che si fondi sopra tutto sulla potenza e sulla rapidità di esecuzione. In questo contesto è necessario dire che molti esperti esordiscono da una potenza di 600 watt come partenza, incoraggiando i modelli da 800, 1200, 1400 e superiori, mentre per quanto riguarda il parametro di velocità, si parla di 1000 rpm di media.
Tra gli elementi da citare prima di arrivare alla scelta di una lucidatrice vi è quella delle
potenze concrete, tramite quello che viene visto come un motore base da molti specialisti, pari a una potenza da 1500 watt con una alta potenza in uscita, una totale efficienza sulla tenuta che consente di accrescere la prestazione ed ed evitare la fatica nel cliente.
Un altro dei vari elementi è poi quello della velocità alternata, con una media nei principali elementi di sei velocità diverse che permettono di analizzare una velocità di lucidatura più consona e di regolare la velocità da 600 a 3000 giri al minuto.
In altri ambiti , poi, si possono selezionare anche i modelli con lo schermo digitale di LCD che indica la velocità di uso, mentre emerge anche la lucidatrice con la modalità a bassa velocità, per motivi di incolumità. In questo senso si è soliti sempre consigliare di usare un modello ergonomico per agire in modo sicuro e resistente abbassando tra le altre cose anche il tempo di uso e gli sprechi di corrente. In termini di sicurezza, ancora, vitale è l’apparecchio di blocco che permette di sospendere il lavoro con un pulsante, o anche di valutare una velocità attiva per tutto il tempo di uso della macchina lucidatrice.
Alternative per il mercato
E se ci serve una lucidatrice in base al movimento? Le principali analisi degli specialisti del settore, tendono a indicare che la scelta di un mezzo vada fatta in base a quanto a potenza si manifesti nel motore, elogiando uno da 1500 watt.
In questo settore
la potenza del motore da 1500 Watt si analizza poi in relazione alla tipologia di velocità fino a 3000 giri al min, che concede di avere una elevata capacità di lucidatura e un ottimo riscontro anche in condizioni di difficoltà di utilizzo.
La lucidatrice viene consigliare poi tra i modelli più durevoli: deve dunque essere compatta ma al contempo anche facile da usare, e adatta per gli usi e dunque intuitiva.
Dal punto di vista concreto, una delle funzioni che in genere vengono suggerite è quella degli usi connessi alla sicurezza. Ecco perchè, anche per questi modelli è essenziale
puntare su quelli con maniglia laterale, che permettono di lucidare con una velocità e facilità altissime. In questo caso i pulsanti sono in grado di dire come ci stiamo comportando: forniscono valutazioni di ogni tipo, passando da accelerazione e decelerazione alla variazione della velocità durante gli utilizzi. Uno schermo LCD digitale è scelto per tutti quelli che hanno voglia elevare le performance nel lavoro.
E’ palese che anche in questo ambito sono da studiare i modelli di lucidatrice con la velocità gestibile che permette di agire su diverse modalità di strutture, e di poter fare i vari passaggi della lucidatura in modo semplice e sicuro.
Una cosa essenziale è relativa al più adeguato numero di giri senza surriscaldare i motori.
Tra gli elementi che sono suggeriti, poi, la modalità ergonomica di manico e impugnatura. In dettaglio la maniglia laterale di molti modelli permette di avere di una elevata operatività producendo una pulizia pratica e essenziale.
E poi, il tipo di movimento che il prodotto ha un ruolo vitale anche nella operatività nel quotidiano. Infatti
molti suggeriscono una lucidatrice con movimento eccentrico, e dunque, di modalità orbitale, proprio perchè la potenza si unisce alla rapidità ma permette di produrre una modalità di movimento a circolo che garantisce di giungere su di ogni punto, a differenza delle sorpassate strumentazioni per lucidatura, andando a lucidare su una area variegata senza creare danni alla struttura da lucidare, abbassando tutte le energie e costi relativi.
E poi, anche la gestione e la correzione dei prodotti devono essere tenuti in analisi. Di base la macchina per la lucidatrice deve essere collegata alla chance di avere di dischi di ricambio, di cuscinetti in schiuma e anche di poter fare una eventuale correzione della maniglia. Si ricorda, ancora una volta, l’elemento per cui risulta importante la maniglia laterale che funge da un supporto essenziale per il cliente.
Il suo livello ergonomico appaga tutti dal punto di vista di praticità in quanto oltre che permettere di lucidare in tutti i livelli di superficie anche quelli più duri evidenzia quanto sia strategica la portabilità e la durevolezza della lucidatura.