Scegliere i prodotti giusti per la pulizia della propria abitazione non è affare da poco. Sembra facile, basta scegliere il modello più visto in tv o sugli ads di youtube, o quello che costa meno, e il gioco è fatto. Non è proprio così facile… sono tanti i fattori da tenere in considerazione, per poter essere certi di aver acquistato il prodotto più adatto alle vostre esigenze. Lo stesso discorso vale per la lucidatrice: esistono così tanti e diversi modelli di questo dispositivo, che la scelta è vasta! Ormai esistono lucidatrici a prezzi stracciati, perfetti per un acquisto domestico alla portata di tutti, ma come prendere il modello giusto senza spendere tanto? Siamo qui per questo!
La lucidatrice: come curare i propri pavimenti di casa
Iniziamo col dire che la lucidatrice, in effetti, non è ancora entrata del tutto a far parte dell’arsenale di sanificazione delle case della gente; quando parliamo di pulizia dei pavimenti, la prima cosa che viene in mente è l’aspirapolvere, o lo straccio. Eppure, il processo di lucidatura può non solo pulire le superfici, ma le protegge anche dalle inique azioni di deterioramento del tempo, senza sprecare troppo tempo o energie. Infatti la lucidatrice, grazie ai suoi dischi, la cera e – in alcuni casi – la funzione di aspirazione, può riportare un pavimento di una certa età al suo antico splendore, pulendo in profondità con i giusti prodotti (cere, detergenti ecc) ed eliminando i segni del tempo e degli agenti esterni (graffi, segni, strisciate ecc). Pavimenti di nuovo come appena usciti di fabbrica, e si manterranno a lungo in questo stato, soprattutto le superfici di materiali più delicati (parquet, cotto, marmo ecc).
La lucidatrice: i diversi modelli
I diversi modelli di lucidatrice prevedono opzioni differenti e utili in ogni campo; oltre a quelle standard infatti esistono, come dicevamo prima, modelli ibridi che uniscono le caratteristiche della lucidatrice a quelle dell’aspirapolvere, o altri che prevedono anche l’unione con le lavapavimenti.
La lucidatrice: come funziona
Il funzionamento comunque rimane lo stesso: le testine rotanti – da una grande nei modelli professionali a quattro piccole nei modelli più commerciali – presentano dei dischi (pad) in diversi materiali (abrasivi, delicati ecc) a seconda dell’uso e del pavimento in questione.
La lucidatrice: i pad
I dischi servono a diversi scopi nel processo di lucidatura (mettere la cera, togliere la cera, pulire, levigare ecc), rendendo quest’ultimo facile come passare l’aspirapolvere.
La lucidatrice: la preparazione e il movimento
I due fattori veramente importanti da tenere in considerazione sono la preparazione del pavimento previa lucidatura e il movimento da compiere durante l’operazione – basculante da destra a sinistra e viceversa -, per poter ottenere risultati efficaci e duraturi.
La lucidatrice: la struttura
Quando ci si approccia all’acquisto di una lucidatrice, come dicevamo all’inizio, bisogna tenere in conto diversi fattori, per poter essere sicuri di fare la scelta giusta. Prima di tutto, è importante partire dalla struttura del prodotto: la conformazione del modello, infatti, influisce inevitabilmente sul suo utilizzo, a seconda dell’ambiente in cui esso verrà principalmente utilizzato, la frequenza e il modo in cui sarà operato.
La lucidatrice: la cappa
Partiamo dalla cappa – la calotta alla fine dell’asta della lucidatrice -, le cui caratteristiche principali (forma, materiali ecc) possono influenzare le sue qualità di funzionamento (agilità, adattabilità, ecc). Per fare un esempio molto chiaro e calzante, una cappa in acciaio cromato dotata di paraurti gommato può essere utilizzata ovunque, specialmente in ambienti arredati con mobili delicati. La mancanza del paraurti ovviamente non è grave, semplicemente richiede più attenzione durante la pulizia. Una cappa sottile, poi, può essere manovrata più facilmente in piccoli spazi, al contrario un elemento più ingombrante potrà essere utilizzato senza problemi in stanza grandi e spaziose.
La lucidatrice: le spazzole
Le spazzole poi, sotto la cappa, sono altrettanto importanti, essendo responsabili della velocità e qualità dell’operazione di lucidatura. Vanno quindi tenute ugualmente in considerazione durante l’operazione di acquisto.
La lucidatrice: il sacco
Proseguendo, passiamo al sacco della lucidatrice. Due caratteristiche particolarmente importanti da tenere a mente: capienza e materiale.
La capienza
Prima di tutto, ricordate che ormai i modelli base di qualità medio alta di lucidatrice presentano una capienza di almeno tre o quattro litri. Molti modelli ormai, poi, sono dotati di un indicatore di segnalazione per lo svuotamento del sacco, molto utile ed efficace.
Il materiale
Inoltre, siamo felici di constatare come anche il settore tecnologico della pulizia stia facendo passi avanti verso alternative più green: infatti, molti modelli possono essere dotati di sacchi riutilizzabili in cotone lavabile! Ovviamente, in mancanza di questa opzione, si possono comunque utilizzare i sacchi usa e getta, ma è interessante tenere in considerazione questa soluzione ecologica.
L’asta
Altro elemento importante, l’asta. Strutturalmente parlando, le caratteristiche da tenere in considerazione sono l’eventuale estendibilità della suddetta, o la reclinabilità. Queste features infatti permettono la pulizia efficace e fluida anche dei punti complicati da raggiungere (tavoli, mobili ecc).
L’impugnatura
Infine, come non parlare dell‘impugnatura, la parte della lucidatrice con la quale entriamo direttamente in contatto, che ci permette di controllare il dispositivo e di effettuare la lucidatura dei nostri pavimenti. Infatti, il suo livello di ergonomia riflette la comodità e la facilità nell’utilizzare il prodotto.
La lucidatrice: i dati tecnici
Altro fattore praticamente fondamentale per poter scegliere il più consono modello di lucidatrice riguarda i dati tecnici del prodotto, dai quali dipendono le prestazioni della macchina.
La lucidatrice: i pavimenti
Prima di tutto, bisogna verificare quali pavimenti il modello in questione può pulire – specialmente se siete dotati di superfici sensibili e delicate, come il parquet.
I modelli ibridi
Se poi volete un modello ibrido, ovviamente dovete controllare che il dispositivo che state analizzando presenti l’opzione corrispettiva, tenendo anche d’occhio il wattaggio.
I tre tipi
Ne approfittiamo per fare un piccolo excursus sui diversi tipi di lucidatrice, che nello specifico sono tre:
- Non aspirante: semplice, per superfici non estese e non delicate, perfetta per piccoli negozi, saloni ecc;
- Aspirante: fascia medio alta, risparmia tempo ed energia, perfetta per uso domestico e non;
- Super accessoriata: fascia alta, lucidatura accurata, versatile, molti accessori, alta efficienza, tenuta perfetta, alta qualità materiali e componenti, elevate prestazioni e resistenza all’usura.
