La scelta di una buona lucidatrice non è un affare da poco: le considerazioni di fare sono tante, e i fattori da tenere a mente tanti e differenti. Principalmente, la cosa più importante è scegliere un prodotto che valga la pena comprare. In fondo, nessuno vuole spendere soldi per una macchina il cui operato non equivale al suo costo, giusto? Specialmente per questo tipo di prodotto, i cui costi non sono sempre da ignorare. Perciò, cercheremo di aiutarvi a scegliere il prodotto più adatto a voi e che rispetti una buona ratio nel rapporto qualità prezzo. Iniziamo!
La situazione prezzi nel mondo delle lucidatrici
Prima di tutto, ci sembra giusto cominciare dicendo che oggigiorno è molto difficile trovare una lucidatrice valida che presenti un prezzo al di sotto dei cento euro – dai duecento euro si possono invece trovare modelli che più facilmente si avvicineranno alle vostre richieste. Diciamo che, indicativamente, una buona lucidatrice approcciabile sul mercato si aggira dai duecentonovantanove euro ai centoventicinque euro.
I dati tecnici delle lucidatrici
Piccola clausola: oltre al prezzo è importante verificare anche le caratteristiche del prodotto che state per acquistare, rimanendo sempre nella forma mentis del comprare una macchina valida dal punto di vista del rapporto qualità prezzo. Infatti, un acquisto consapevole non dovrebbe prevedere una brutta sorpresa come una lucidatrice molto costosa ma inadatta all’obiettivo prefissato, giusto?
Il rapporto qualità prezzo: di cosa si tratta
Ci sembra però giusto fare un piccolo excursus e fare chiarezza sull’argomento cardine di questo articolo: nello specifico, cos’è il rapporto qualità prezzo? Detto anche rapporto prezzo felicità, si tratta della relazione tra due parametri – qualità e prezzo, ovviamente – osservata dal punto di vista dell’economia e della qualità del bene. Alcuni considerano questi parametri validi solo per beni di prima necessità, e non per beni di lusso, ma ormai è una concezione così radicata nelle nostre vite e menti che ci è praticamente impossibile non fare una qualifica di una qualsiasi cosa o servizio che ci troviamo ad acquistare.
Ma cosa s’intende per qualità? Ci viene in aiuto la norma ISO 9000 (2005): si tratta del “grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfano i requisiti”. Essenzialmente, quando un prodotto fa quello che deve fare, in base anche alle aspettative si può aggiungere.
Le caratteristiche di una lucidatrice valida dal punto di vista del rapporto qualità prezzo
Se partiamo da una lucidatrice “semplice”, non ibrida, possiamo osservare più facilmente di cosa stiamo parlando. La macchina deve essere semplice, magari anche adatta a superfici non troppo estese, perfette per pavimenti dalle necessità specifiche e particolari. Ovviamente ciò non esclude i prodotti multitasking e adatti a più superfici (legno, piastrelle di ceramica, pietra, linoleum, sughero, laminato ecc.) dalla qualifica di prodotti validi secondo i canoni da noi analizzati! Modelli affidabili, versatili, resistenti ed efficaci, magari dotati anche di un’assistenza completa, questi modelli rappresentano i concetti di autonomia, semplicità, fiducia e anche intrattenimento. Sembra assurdo, ma è possibile divertirsi anche lucidando il salotto, semplicemente grazie a una lucidatrice non troppo costosa ma efficace.
Un prodotto valido dal punto di vista del rapporto qualità prezzo di solito presenta anche degli accessori incorporati o inclusi nel prezzo, come i set di spazzole (dure, morbide ecc) destinate a mettere la cera, togliere la cera e, ovviamente, lucidare le superfici prescelte. Alcuni modelli sono anche molto potenti – possono raggiungere un raggio d’azione fino a cinque e cinque metri – e agire in profondità sulle superfici.
Dal punto di vista dell’estetica, alcune macchine presentano anche dettagli importanti, come la cappa in acciaio cromato – dotata spesso di tre spazzole rotanti ognuna col sul feltrino, per la stesura della cera, e meccanismi atti a spostare la polvere e lo sporco verso l’eventuale bocchetta aspirante – o una fascia paracolpi – molto utile per proteggere la lucidatrice e i mobili da segni, graffi ecc. Altra caratteristica fondamentale per un buon prodotto al giorno d’oggi è la facilità di utilizzo: un buon prodotto deve essere alla portata di tutti, permettendo a chiunque di avere un bel pavimento splendido splendente.
E come non citare la potenza? Un minimo di seicento W sono essenziali per un prodotto che garantisca un lavoro efficace e ben fatto. Essenzialmente, le caratteristiche da tenere sotto osservazione quando si acquista una lucidatrice sono la potenza, la capacità del sacco – riutilizzabile o meno – e la maneggevolezza (impugnatura, asta ecc); questi sono i fattori che fanno capire se un prodotto vale il prezzo scritto sul cartellino o meno.
Il processo di lucidatura
Altro piccolo cambio di argomento – ma nemmeno troppo pindarico – per approfondire un altro aspetto di questo argomento. Cosa s’intende quando si parla di lucidatura – anche detta politura o polimento, nel caso di pietre preziose, metalli, rocce, minerali ecc. -? Essenzialmente, ci si riferisce alla “lavorazione” di una superficie che porta allo stato lucido, appunto, di essa, tanto da farla brillare di luce riflessa. La lucidatura è una pratica che, almeno fino a qualche generazione fa – la mia ad esempio -, si trasmetteva di nonna in nipote; il passatempo classico era lucidare i ninnoli e le bomboniere raccolte negli anni, spolverando con la cera i ricordi legati ad ognuno di essi. Ecco, questa pratica è ancora più antica e importante: addirittura nell’antica Grecia rappresentava un lavoro molto onorevole e ambito. Inoltre nell’antichità si era a conoscenza di tecniche di politura a noi purtroppo ormai sconosciute: ad esempio, alcuni scogli sono tuttora brillanti, e non sappiamo spiegarci il come o il perché.
La lucidatrice: una macchina per ridare luce
In fondo, se ci pensiamo bene, stiamo parlando di un prodotto che principalmente serve a far brillare le superfici sulle quali viene usata: luce riflessa ovunque intorno a voi, per dare un’aria di nobiltà e pulizia ai vostri ambienti. Si tratta pur sempre di una macchina per pulire: oltre alla cera, i modelli ibridi permettono l’uso dell’azione di aspirazione per rimuovere lo sporco e la polvere in profondità e i graffi, segni e / o strisciate irraggiungibili da altri strumenti (aspirapolvere, straccio ecc). Insomma, come mantenere le superfici – nello specifico materiali particolari che necessitano specifiche cure (parquet, cotto, marmo ecc) – allo stato pseudo nuovo con facilità e a lungo? Grazie alla lucidatrice!