Al giorno d’oggi la qualità è a portata di tutti. Chiunque può permettersi di avere elettrodomestici in casa che facilitino la vita, specialmente per quanto riguarda la pulizia. Certo, la lucidatrice non è un dispositivo molto comune, ma ciò non toglie che sia possibile acquistarne una efficace e perfettamente anche a prezzi economici. Per dire, avete la possibilità di avere una lucidatrice per novanta euro, un prezzo perfettamente ragionevole considerate tutte le features che i prodotti presenti al momento sul mercato possiedono. Come fare per trovare e scegliere i prodotti giusti? Scopriamolo insieme!
La lucidatrice per auto: un hobby
Come possiamo immaginare, le lucidatrici sono strumenti che servono principalmente a migliorare lo stato di mantenimento delle superfici. Si tratta quindi di prodotti per appassionati, perfezionisti, e ovviamente questo rientra di logica nel mondo delle auto. Perché togliersi il piacere di poter lucidare la propria auto nella propria dimora, senza dover pagare un carrozziere? Per molti si tratta di un vero e proprio hobby. Si tratta tuttavia di un lavoro difficile e stancante da fare a mano, perciò è stato creato un dispositivo che replichi i movimenti rotatori. I prodotti più consigliati di solito sono le lucidatrici elettriche o a batteria, per una stesura e lavorazione più uniforme e veloce, grazie alla forza e alla rapidità del dispositivo. Ovviamente a seconda del caso potete utilizzare diversi prodotti e tamponi – il tampone duro è per la sgrossatura, il tampone medio per lavori più accurati ecc. Esistono lucidatrici di diverso genere sul mercato, e le più conosciute sono le rotorbitali e le rotative. Le lucidatrici rotorbitali sono perfette per i lucidatori amatoriali, per così dire, per coloro che si approcciano per la prima volta a questa operazione. Semplici da usare e con meno possibilità di causare danni se utilizzate in maniera non corretta. Le lucidatrici rotative invece sono più adatte a lucidatori più esperti con più manualità, per evitare spiacevoli incidenti.
La lucidatrice per auto: le rotazioni
Molto importante, nell’acquistare un prodotto del genere, è verificare le rotazioni per minuto del modello da scegliere. A seconda del lavoro da compiere infatti sono necessarie velocità diverse – ottocento rotazioni al minuto sono perfette per stendere i prodotti, millecinquecento o duemila rotazioni al minuto vanno bene per arrivare a temperatura e per azionare il polish ecc. Se il modello in questione ha la velocità di rotazione regolabile allora siete a cavallo. Alcuni modelli poi si differenziano anche per la forma, come una doppia impugnatura per aumentare il controllo e la manovrabilità del dispositivo, o per il peso, importante per non rendere il lavoro del braccio troppo pesante.
La lucidatrice per pavimenti: la cura
Per quanto riguarda i pavimenti, invece, siamo abituati a pensare che la pulizia si fermi all’aspirapolvere e allo straccio. Eppure, esiste una pratica che non solo pulisce, ma protegge dal tempo e dà lucentezza alle superfici: la lucidatura. Ed è qui che entra in campo la lucidatrice, perfetta per compiere questo tipo di lavoro in poco tempo e in modo impeccabile. Grazie ai dischi di diversi materiali, alcuni modelli possono non solo lucidare, ma anche aspirare lo sporco, ma addirittura rimettere a nuovo il pavimento in questione. Mette infatti in pratica una pulizia a fondo che, grazie agli appositi prodotti (detergenti, cere ecc.) può eliminare quasi del tutto la presenza di danni (graffi, segni, strisciate ecc.), mantenendo a nuovo il vostro pavimento, aumentando la sua durata di vita in buone condizioni, specialmente per quanto riguarda superfici molto delicate (parquet, cotto, marmo ecc.).
La lucidatrice per pavimenti: il suo funzionamento
Esistono modelli ibridi, che permettono sia di lucidare che di aspirare, mentre altri, più professionali, permettono anche di lavare le superfici. Di base, la lucidatrice possiede delle testine rotanti – una grande nei modelli professionali, fino a quattro piccole in quelli commerciali e domestici – con sopra dei dischi (pad) in diversi materiali (abrasivi, delicati ecc) a seconda dell’operazione da compiere e su quale superficie. I dischi in questione servono a ottenere diversi risultati (mettere la cera, togliere la cera, pulire, levigare ecc), e questo è il criterio con il quale devono essere scelti per l’uso. Si tratta in fondo di un dispositivo molto facile da usare, praticamente come maneggiare un aspirapolvere! L’importante è prendere le giuste precauzioni nella preparazione delle superfici da lucidare e nel movimento da compiere: infatti, la giusta mozione della macchina, per ottenere un risultato efficace e soddisfacente, è un movimento basculante da destra a sinistra e viceversa.
La lucidatrice per pavimenti: la cappa
La conformazione della lucidatrice è molto più importante di quanto non si possa pensare. Infatti, è un fattore che influenza attivamente il suo uso; si potrebbe infatti rischiare di acquistare un modello le cui caratteristiche (dimensioni, peso, funzionalità ecc.) potrebbero non essere adatte alle proprie necessità. Partendo dalla cappa – la calotta posizionata all’estremità dell’asta -, bisogna considerare come la forma e i materiali possano influenzare gli ambienti interessati (agilità, adattabilità ecc.). Per fare un esempio calzante, una cappa in acciaio cromato con paraurti gommato permette di pulire anche in ambienti difficili, con elementi delicati e / o fragili. Per il resto, la situazione è abbastanza intuitiva: una cappa sottile permette una pulizia completa e fluida anche in spazi ristretti, una cappa più ingombrante funziona perfettamente in spazi ampi.
La lucidatrice per pavimenti: le spazzole
Altro elemento da tenere in considerazione: le spazzole. Responsabili della rapidità e della qualità del lavoro della lucidatrice, vanno tenute in considerazione, sia per quanto riguarda il numero che il tipo di prodotto.
La lucidatrice per pavimenti: il sacco
Come non parlare del sacco! La capienza e il materiale sono fondamentali, come si può facilmente intendere. La capienza di solito si aggira, nei modelli base e di qualità medio alta, tra i tre e i quattro litri, e molti modelli fortunatamente sono dotati di un indicatore di segnalazione per lo svuotamento. Per quanto riguarda il materiale, ormai anche questo ramo della tecnologia ha puntato all’ecosostenibilità: infatti, molti modelli al giorno d’oggi presentano un sacco riutilizzabile in cotone lavabile – in alternativa c’è sempre il classico sacco usa e getta.
La lucidatrice per pavimenti: l’asta
Anche l’asta ha la sua importanza! Alcuni modelli la possiedono estendibile, altri no, o reclinabile o meno; tutte caratteristiche importanti da tenere in considerazione a seconda dell’ambiente che vogliamo lucidare (tavoli, mobili ecc.).
La lucidatrice per pavimenti: l’impugnatura
Infine, come non parlare della parte con cui entriamo direttamente in contatto! L’ergonomicità del modello consente di valutare la comodità nel maneggiare il dispositivo.